Qual è il significato della frase ‘Coin a phrase’?
Per creare una nuova frase.
Qual è l’origine della frase ‘Coin a phrase’?
‘To coin a phrase’ è ora raramente usato con il suo significato originale ‘inventare una nuova frase’ ma è quasi sempre usato ironicamente per introdurre un sentimento banale o cliché. Questo uso è iniziato a metà del 20° secolo; per esempio, nel romanzo di Francis Brett Young Mr. Lucton’s Freedom, 1940:
“It takes all sorts to make a world, to coin a phrase.”
Coining, nel senso di creare, deriva dal conio del denaro attraverso la timbratura del metallo con uno stampo. Le monete – anche variamente scritte coynes, coigns, coignes o quoins – erano i dischi vergini, di solito circolari, da cui veniva coniato il denaro. Questo uso deriva da un precedente significato di moneta del XIV secolo, che significava cuneo. Gli stampi a forma di cuneo che erano usati per timbrare i pezzi grezzi erano chiamati monete e i pezzi grezzi di metallo e il successivo denaro ‘coniato’ presero il loro nome da essi.
La coniazione iniziò più tardi ad essere associata all’inventiva nel linguaggio. Nel XVI secolo ci si riferiva spesso al ‘conio’ di parole e frasi. A quel tempo il conio monetario era spesso svilito o contraffatto e il conio di parole era spesso associato a invenzioni linguistiche spurie; per esempio, in The arte of English poesie di George Puttenham, 1589:
“I giovani studiosi non studiati a metà… sembrano coniare belle parole dal latino.”
Shakespeare, il più grande coniatore di tutti, si riferiva anche alla coniazione della lingua nel Coriolano, 1607:
“So shall my Lungs Coine words till their decay.”
Quoin è stato mantenuto come nome delle chiavi di volta a forma di cuneo o blocchi d’angolo degli edifici. Gli stampatori usano anche il termine come nome per i cunei espandibili che sono usati per tenere le linee di caratteri al loro posto in una pressa. Questo ha spinto alcuni a suggerire che ‘coin a phrase’ derivi dal processo di quoing (incuneamento) delle frasi in una macchina da stampa. Non è così. ‘Quoin a phrase’ non è registrato da nessuna parte e ‘coniare’ significava ‘creare’ da prima dell’invenzione della stampa nel 1440. Per coincidenza, la stampa ci fornisce un’autentica derivazione che collega la stampa alla banalità linguistica: il cliché. Questo deriva dal francese cliquer, dal suono schioccante del timbro usato per fare i caratteri tipografici in metallo.
Lo stesso ‘Coin a phrase’ nasce molto più tardi dell’invenzione della stampa – il XIX secolo in effetti. Sembra essere di origine americana – certamente appare in pubblicazioni lì molto prima che se ne trovino di altre parti del mondo. Il primo uso del termine che ho trovato è nel giornale del Wisconsin The Southport American, luglio 1848:
“Se dovessimo trovare… un nome che dovrebbe subito trasmettere l’entusiasmo dei nostri sentimenti verso di lei, conteremmo una frase che unisce l’estremo dell’ammirazione e dell’orrore e la chiameremmo l’Angelo dell’Assassinio.”
Vedi anche: Turn of phrase.
Vedi altre frasi che sono state coniate negli Stati Uniti.