Witbier

Informazioni essenziali

  • Colore: Giallo molto chiaro; torbido
  • ABV: 4.5%-5.5%
  • Esempi commerciali: Hoegaarden Wit Blanche, Allagash White, Hitachino White Nest Ale

La Witbier è stata popolare per secoli, ma è stata quasi spazzata via dall’esplosione dello stile lager. Un birraio, Pierre Celis di Hoegaarden, è responsabile del suo ritorno. Un classico belga, Witbier significa in realtà “birra bianca”, così chiamata perché il prodotto finito può avere un aspetto leggermente lattiginoso e una sensazione in bocca. Non che la Witbier non sia di frumento; per legge incorpora almeno il 50% di frumento non maltato (mentre una Weissbier tedesca userebbe frumento maltato). Il profilo aromatico risultante mantiene una leggera dolcezza granulosa, con l’aggiunta di coriandolo e buccia d’arancia amara (i birrai possono anche usare altre spezie, tra cui cose come grani di pepe, zenzero e grani del paradiso, ma arancia e coriandolo sono i classici). L’avena viene talvolta aggiunta al malto per aggiungere setosità alla sensazione in bocca, il che è sorprendente per una birra che in realtà finisce piuttosto secca. (Alcune Witbiers potrebbero anche ottenere un po’ di asprezza dall’uso di lactobacillus nella fermentazione). Sicuramente una birra a strati, con agrumi, spezie, luppolo ultra-basso, e una sensazione di bocca sorprendentemente liscia. Uno stile che vale la pena di far rivivere, quindi grazie, sig. Celis.

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