Sofocle Biografia

Opere

Le date delle sette opere note di Sofocle non sono tutte certe. In Aiace (447 a.C.) l’eroe, descritto come secondo solo ad Achille, viene umiliato (ridotto ad una posizione inferiore agli occhi degli altri) da Agamennone e Menelao quando questi assegnano le armi di Achille ad Odisseo. Aiace giura vendetta sui comandanti greci e anche su Odisseo. Solo che la dea Atena gli fa credere che sta attaccando i greci quando in realtà sta attaccando le pecore. Quando si rende conto di ciò che ha fatto, è così sconvolto che commette

Sofocle.
Riprodotto con il permesso di

Archive Photos, Inc.

suicidio. Gli viene data una degna sepoltura solo dopo che Odisseo interviene per renderla possibile.

Il protagonista di Antigone (442-441 a.C.) è una giovane principessa il cui zio, il re Creonte, le ha proibito di seppellire suo fratello Polineice. Suo fratello, nel tentativo di prendere il trono da suo fratello Eteocle, ha ucciso Eteocle in un combattimento ed è morto anche lui stesso. Antigone è stata interpretata come la dimostrazione del conflitto tra la devozione alla famiglia e la devozione allo stato. In Trachiniae (437-432 a.C.) la moglie di Eracle, Deianira, si preoccupa dell’assenza di quindici mesi del marito. Deianira gli manda una veste avvelenata che crede abbia poteri magici per ripristinare l’amore perduto. Suo figlio, Hyllus, e suo marito la denunciano prima di morire, e lei si suicida. In questa opera Sofocle descrive la difficile situazione della persona che, senza volerlo, ferisce coloro che ama.

Edipo Re (429 a.C.), che molti hanno considerato la più grande opera teatrale di tutti i tempi, non parla di sesso o omicidio, ma della capacità dell’uomo di sopravvivere ad una sofferenza quasi insopportabile. La peggiore di tutte le cose accade a Edipo: inconsapevolmente uccide il proprio padre, Laio, e gli viene data in sposa la propria madre, Giocasta, dopo aver ucciso la Sfinge. Quando una peste (una malattia causata da batteri che si diffonde rapidamente e può causare la morte) a Tebe lo costringe a consultare un oracolo (una persona attraverso la quale si crede che un dio parli), scopre che lui stesso è la causa della peste. Sofocle solleva la questione della giustizia: perché c’è il male nel mondo, e perché l’uomo che è fondamentalmente buono soffre? La risposta si trova nell’idea di dike – equilibrio, ordine, giustizia. Il mondo è ordinato e segue leggi naturali. Non importa quanto buono o ben intenzionato possa essere l’uomo, se infrange una legge naturale, sarà punito e soffrirà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.