Nel 1983 dopo che Anthony Kiedis, Michael Balzary & Hillel Slovak reclutarono il batterista Jack Irons, si formò la band Tony Flow & the Miraculously Majestic Masters of Mayhem. Il quartetto suonò il suo primo concerto al Rhythm Room di Los Angeles il 13 o il 17 febbraio 1983 e poi, a quanto si dice, suonò nello stesso locale altre volte.
Poche settimane dopo, il 5 marzo 1983, suonarono il loro primo spettacolo con il nuovo nome Red Hot Chili Peppers al The Cathay de Grande a Hollywood. Il che porta naturalmente alla domanda: cosa significa il nome Red Hot Chili Peppers?
Secondo l’autobiografia di Anthony Kiedis, “Scar Tissue”:
“Abbiamo iniziato a esaminare queste enormi liste di nomi idioti, senza senso e noiosi. Ancora oggi sia Tree che Flea sostengono di aver inventato i Red Hot Chili Peppers. È una derivazione di un classico nome della vecchia scuola americana di blues o jazz. C’era Louis Armstrong con i suoi Hot Five, e anche altre band che avevano “Red Hot” questo o “Chili” quello. C’era anche un gruppo inglese che si chiamava Chilli Willi and the Red Hot Peppers, che poi pensò che gli avessimo rubato il nome. Ma nessuno era mai stato il Red Hot Chili Peppers, un nome che sarebbe stato per sempre una benedizione e una maledizione.”
I suddetti, “Chilli Willi and the Red Hot Peppers” erano uno dei principali gruppi pub rock inglesi dei primi anni ’70. Pubblicarono 2 album, “Kings of the Robot Rhythm” (1972) e “Bongos Over Balham” (1974), che vendettero poco e la band si sciolse nel 1975.
È pazzesco che anche con un nome strano e casuale come Red Hot Chili Peppers li abbia quasi messi nei guai. Sapevate che i Nirvana hanno dovuto stringere un accordo con altre due band che usavano quel nome prima di pubblicare “Nevermind”? Clicca sul link o sulla foto qui sotto per scoprirlo.