La pronuncia più comune nei dizionari è HOM-ij, con accento sulla prima sillaba e con una h suonata. Tuttavia, OM-ij e oh-MAHZH con h muta stanno diventando sempre più comuni.
Guardando il Google Ngram Viewer, sembra che la pronuncia si sia capovolta intorno al 1800 da h muta a quella che ora è considerata la pronuncia tradizionale.
Ma questo coincide anche con il momento approssimativo in cui la pronuncia inglese cominciò ad essere standardizzata – cioè l’avvento di A Critical Pronouncing Dictionary (1791) di John Walker e A General Dictionary of the English Language (1780) di Thomas Sheridan – quindi potrebbe essere indicativo di una standardizzazione prescrittiva piuttosto che un effettivo cambiamento immediato nella pronuncia della gente.
Da un articolo del New York Times del 2010 di Ben Zimmer:
Mentre la maggior parte dei dizionari statunitensi elenca HOM-ij per primo, un’eccezione è il Merriam-Webster’s Collegiate Dictionary. Joshua S. Guenter, editor della pronuncia del Merriam-Webster, mi ha spiegato che prima della Decima Edizione del dizionario nel 1993, la pronuncia di homage era data con la “h” iniziale tra parentesi, “indicando che le due varianti erano circa ugualmente comuni”. A partire dalla Decima, hanno iniziato a dare un leggero vantaggio a OM-ij. I nostri file di citazioni mostrano che la variante senza “h” è più comune di quella con “h”, anche se non di molto”, ha detto Guenter.
La /h/ francese era già scomparsa al tempo della conquista normanna, quindi la /h/ in homage è davvero un’innovazione inglese, sia che sia stata reintrodotta solo una volta o molte volte (probabilmente la seconda). Zimmer dice:
Come per molte altre importazioni dal francese normanno nel medio inglese, la “h” iniziale non era originariamente pronunciata in homage. Alla fine, la cosiddetta pronuncia ortografica introdusse il suono “h” in parole come habit, host, hospital e human. Alcune parole resistettero allo sbuffo extra di aspirazione, come erede, onesto, onore e ora … A partire dal diciottesimo secolo circa, homage si unì alla folla della “h”.
La pronuncia più fedele al francese, oh-MAHZH, è apparentemente molto più recente, dato che il Merriam-Webster sembra essere l’unico dizionario che l’ha raggiunta. È generalmente confinato al senso relativamente nuovo di un tributo artistico, quindi, sostiene Zimmer, può essere inteso come una reintroduzione del francese hommage, paragonabile al modo in cui auteur è ora ri-trattato in inglese, che si riferisce a un regista con uno stile distinto come Scorsese o Wes Anderson, non un qualsiasi “autore”.
Zimmer conclude:
Ascoltando 10 usi recenti della parola homage da parte di personalità in onda, ho trovato una divisione uniforme: cinque per oh-MAZH e cinque per OM-ij, con quest’ultima generalmente riservata al significato di “rispetto”, come in pay homage. La pronuncia HOM-ij, nel frattempo, sembra perdere contro i suoi rivali più trendy senza h, nonostante le proteste dei tradizionalisti. E poiché è una lotta di due contro uno, “a homage” potrebbe, col tempo, diventare sempre più raro.