Johnny Fontane

Johnny è uno dei più illustri figliocci del Padrino, Don Vito Corleone. È un cantante-attore piuttosto famoso la cui carriera è decollata grazie al suo padrino. La storia non racconta molto delle origini o della vita di Johnny, parla solo di come fosse un ragazzo umile e gentile, che cantava e se la cavava abbastanza bene insieme al suo amico Nino Valenti, che più tardi cantava a Las Vegas.Ben presto un produttore lo ingannò facendogli firmare un contratto che lo avrebbe reso schiavo e fatto lavorare per pochi soldi, peggio ancora, gli avrebbe reso impossibile crescere nel mondo dello spettacolo, fu allora che Johnny chiese aiuto a Don Corleone, che lo aiutò usando la persuasione, le sue affascinanti “doti” di negoziatore e soprattutto, una pistola. Ora libero, Fontane inizierà una carriera scintillante come luminare a Hollywood, in California.

Ha presto lasciato la moglie, che conosceva dall’infanzia, per una delle migliaia di attrici di Hollywood; inoltre stava lentamente perdendo la voce a causa dell’alcool e del tabacco, e i suoi figli non volevano vederlo, ma ciò che lo preoccupava di più era che la sua ultima possibilità come attore sembrava sfuggirgli dalle dita, poiché Jack Woltz, produttore di un film in cui Fontane era perfetto come attore, lo odiava profondamente a causa di una relazione. Fu a questo punto che decise di visitare il suo testimone di nozze della figlia del suo padrino per chiedere nuovamente il suo aiuto. Don Vito gli rimprovera che si lamenta troppo, perché tutti i suoi problemi sono solo casini, in confronto al suo vecchio amico Nino Valenti; per Nino, la vita lo trattava molto peggio e lui, Johnny Fontane, non si era mai preoccupato di aiutarlo, anche se Nino non si era mai lamentato di lui e aveva rinnegato la sua amicizia.

Don Corleone accetta di aiutare, in segno di gratitudine a Johnny per essere sempre stato premuroso con lui e per essere, in generale, un buon figlioccio che lo ha sempre trattato con molto rispetto. Anche se il Don lo aveva avvertito di non fargli visita (perché gli avrebbe fatto male essere visto associato ad un uomo accusato di essere un mafioso), Johnny decise di visitare il Don e cantare alcune canzoni al matrimonio di Connie Corleone. Il Don, contento del gesto di Johnny, accetta di intervenire come negoziatore con Woltz, chiedendogli come favore di dare il lavoro al suo figlioccio. Assegna il lavoro a Tom Hagen e lui fa in modo che Johnny ottenga la parte, usando metodi poco ortodossi. Tom è costretto a dimostrare il potere del Don a Woltz, che si rifiuta di accettare il “favore”, Woltz si sente protetto dalla sua amicizia con il direttore dell’FBI. Tom doveva mostrargli il potere del Don, dato che le minacce di uno sciopero al sindacato dei lavoratori (che era sotto il controllo di Corleone) erano servite a poco, Tom ordina l’omicidio del cavallo preferito del produttore (e ultimo hobby) come prova della portata del padrino. Nonostante la scorta di sicurezza, Tom ottiene il lavoro per Johnny, poiché Woltz si svegliò terrorizzato nel vedere la testa del suo amato cavallo distesa sul suo letto, una scena che divenne un’icona della cultura popolare.

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