Introduzione al Podcast di Atlas Obscura

Sparpagliato su 51 acri, il Castello dell’Ordine Teutonico di Malbork (meglio conosciuto come Castello di Malbork) fu costruito dai cavalieri dell’Ordine Teutonico. Essi vennero inizialmente nella regione baltica come missionari, apparentemente per convertire i pagani al cristianesimo. Col tempo crebbero in ricchezza e influenza, sfidarono periodicamente l’autorità dei governanti locali, acquisirono vaste porzioni di terra e costruirono monasteri fortificati. Il castello di Malbork fu la sede del potere dei Cavalieri Teutonici per oltre 150 anni, e i loro Gran Maestri risiedevano nell’imponente palazzo.

Invece di una singola struttura, il castello di Malbork è un complesso di tre castelli circondati da formidabili mura difensive che sono collegati da porte e ponti. La porta d’ingresso del complesso si trova al Castello Inferiore, che storicamente ospitava le scuderie, l’armeria, le officine e una fabbrica di birra.

Il Castello Medio era il luogo dove i Grandi Maestri vivevano e si divertivano. Il Grande Refettorio è un’enorme sala di 450 metri quadrati con riscaldamento a pavimento, un magnifico soffitto a volta e alte finestre gotiche. Nella grande sala si tenevano sontuosi banchetti. In una delle stanze private del Gran Maestro, si può ammirare un soffitto dipinto con un delicato motivo a vite.

L’Alto Castello era principalmente una residenza monastica. Interessante è la torre privata, la prima del suo genere commissionata dai cavalieri e poi replicata in altri castelli da loro costruiti. I cavalieri praticavano il culto nella chiesa di Santa Maria, alla quale si accede attraverso una porta elaboratamente scolpita. Ha una sorprendente abside a volta e bellissimi, anche se sbiaditi, murales che decorano le pareti. Un pozzo medievale si trova nel mezzo del cortile, una fonte di acqua in tempi di assedio.

Dalla metà del XVI secolo in poi, il castello di Malbork cambiò ripetutamente di mano. Ha sofferto la quasi distruzione durante la seconda guerra mondiale, e da allora è stato meticolosamente restaurato. È stato designato come patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1997.

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