Il tratto corticospinale e la risposta plantare

Original Editor – Amr Abd El-Razeq Top Contributors – Amr Abd El-Razeq and Kim Jackson

Introduzione

La risposta plantare è parte integrante di qualsiasi esame neurologico di routine. Introdotto per la prima volta come riflesso di Babinski da Joseph Francois Felix Babinski nel 1896. Egli osservò che pungere il lato interessato in pazienti emiplegici affetti da una lesione del tratto piramidale avrebbe causato l’estensione dell’alluce anche in pazienti che non potevano estendere le dita dei piedi volontariamente, e in puplicazioni successive Babinski ha descritto che la risposta era meglio suscitata con un colpo deciso della pianta laterale del piede.

Nel 1904, un neurologo americano di nome Alfred Gordon, descrisse una risposta simile in pazienti con lesioni del tratto piramidale, quando si preme fermamente la porzione media o inferiore dei muscoli del polpaccio, producendo anche una risposta estensoria in pazienti che presentavano un riflesso Babinski assente.

Nel 1911, Charles Gilbert Chaddock che aveva lavorato sotto Babinski in Francia, pubblicò la propria versione del riflesso Babinski in cui veniva accarezzata la pelle inframalleolare laterale, piuttosto la pianta del piede.

Hermann Oppenheim che fu celebrato in Germania in modo simile a Babinski in Francia, descrisse un’altra versione della risposta ottenuta accarezzando fermamente la tibia mediale.
Mentre il Babinski è di gran lunga il test più popolare usato dai clinici di tutto il mondo, queste altre variazioni hanno i loro vantaggi e vale la pena conoscerle per aumentare la precisione dell’esame neurologico.

Evidenza

Uno studio pubblicato nel 2008 ha dimostrato che il riflesso Babinski era il più coerente tra gli esaminatori, e che la combinazione più affidabile era quella dei riflessi Babinski e Chaddock.

Uno studio pubblicato nel 2015 è stato condotto per confrontare tra i riflessi Babinski, Chaddock, e Oppenheim ha trovato che il Babinski era di maggiore sensibilità, e che il Babinski e il Chaddock hanno dimostrato sensibilità e PPV simili.

  1. Babinski J. Sur le réflexe cutané plantaire dans certains affections organiques du système nerveux central. 1896.
  2. Babinski J. Rilievo dei muscoli nell’emiplasia organica. 1896.
  3. Gordon A. Un nuovo riflesso: riflesso flessore paradosso. Il suo valore diagnostico. Am Med. 1904;8:971.
  4. Chaddock CG. Una comunicazione preliminare riguardante un nuovo segno nervoso diagnostico. Interstate Med J. 1911;18:742-6.
  5. Chaddock CG. Una spiegazione del segno malleolare esterno fatta al fine di incitare lo studio di esso per determinare il suo posto in semiologia. J Mo State Med Assoc. 1911;8:138-44.
  6. Chaddock CG. Il segno malleolare esterno. Interstate Med J. 1911;13:1026-38.
  7. Oppenheim H. Zur Pathologie der Hautreflexe an den unteren Extremitäten. Neurologia europea. 1902;12(6):518-30.
  8. Singerman J, Lee L. Consistenza del riflesso di Babinski e delle sue varianti. Giornale europeo di neurologia. 2008 Sep;15(9):960-4.
  9. Araújo R, Firmino-Machado J, Correia P, Leitão-Marques M, Carvalho J, Silva M, Nogueira A, Nunes C. Il riflesso plantare: uno studio di accordo, sensibilità e bias dell’osservatore. Neurologia: Pratica clinica. 2015 Aug 1;5(4):309-16.

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