Eppure questa non è una storia commovente su un uomo mentalmente ritardato. Quel bugigattolo è troppo piccolo e limitante per Forrest Gump. Il film è più una meditazione sui nostri tempi, visti attraverso gli occhi di un uomo che non ha cinismo e prende le cose esattamente per quello che sono. Guardatelo attentamente e capirete perché alcune persone sono criticate per essere “troppo intelligenti a metà”. Forrest è intelligente esattamente quanto basta.
Tom Hanks potrebbe essere l’unico attore che avrebbe potuto interpretare il ruolo.
Non riesco a pensare a nessun altro come Gump, dopo aver visto come Hanks lo rende una persona così dignitosa, così diretta. La performance è un atto di equilibrio mozzafiato tra commedia e tristezza, in una storia ricca di grandi risate e tranquille verità.
Forrest nasce da una pensionante dell’Alabama (Sally Field) che cerca di correggere la sua postura facendogli mettere l’apparecchio, ma che non critica mai la sua mente. Quando Forrest viene chiamato “stupido”, sua madre gli dice: “Lo stupido è come lo stupido fa”, e Forrest si rivela incapace di fare qualcosa di meno profondo. Inoltre, quando finalmente gli cadono le bretelle dalle gambe, si scopre che può correre come il vento.
E’ così che ottiene una borsa di studio per il football al college, in una storia di vita che alla fine diventa una gag continua sulla sua fortuna. Gump l’eroe del football diventa Gump il vincitore della Medaglia d’Onore in Vietnam, e poi Gump il campione di Ping-Pong, Gump il capitano di barche per gamberi, Gump l’azionista milionario (ottiene azioni di una nuova “azienda di frutta” chiamata Apple Computer), e Gump l’uomo che corre attraverso l’America e poi ritorna sui suoi passi.
Si potrebbe sostenere che con il suo QI di 75 Forrest non capisce bene tutto quello che gli succede. Non è così. Capisce tutto quello che deve sapere, e il resto, suggerisce il film, è solo un surplus. Capisce anche tutto ciò che è importante dell’amore, anche se Jenny, la ragazza di cui si innamora alle elementari e di cui non si disamorerà mai, gli dice: “Forrest, tu non sai cos’è l’amore”. A quel punto lei è una spogliarellista.
Il film è geniale nel portare Forrest nel suo tour della recente storia americana. Il regista, Robert Zemeckis, ha esperienza con la magia che gli effetti speciali possono fare (i suoi crediti includono i film “Ritorno al futuro” e “Chi ha incastrato Roger Rabbit”), e qui usa i trucchi visivi computerizzati per mettere Gump in situazioni storiche con persone reali.