“Echo”, “echa”, “echas” / “hecho”, “hecha”, “hecha”, “hechas”

Tutte le forme del verbo echar (che significa, grosso modo, ‘gettare’, ‘porre o depositare’ e ‘espellere’) si scrivono senza h:

Getto sempre i fogli nel cestino della carta.
Se aggiungi più sale allo stufato lo rovini.
Sei fortunato se non ti butta fuori di qui subito.

Il verbo echar fa parte della locuzione echar de menos, che significa ‘mancare’:

Mi manchi.
Ti sono mancato?

O la locuzione echar a perder, che significa ‘rovinare’:

Tu rovini sempre tutto.

Anche dalla perifrasi echar a + infinito, che indica l’inizio dell’azione espressa dall’infinito:

Si scoppia sempre a ridere nel momento più inopportuno.
Sono quasi scoppiato in lacrime.

Anche se pronunciate allo stesso modo, le forme echo, echas, echa, del verbo echar, che si scrivono senza h, e le forme hecho, hecha, hechas, hechas, del participio del verbo hacer, che si scrivono con h, non devono essere confuse nella scrittura, così come il sostantivo maschile hecho (‘cosa che si fa o che accade’), sia quando è usato come tale, sia quando fa parte della locuzione de hecho (‘infatti, di fatto’):

Hai fatto quello che ti ho detto?
Anche se aveva fretta, ha lasciato il letto fatto.
Le frittate sono già fatte.
Il fatto è che abbiamo risolto il problema.
Volevo dimenticarla. Infatti, ho cercato di non vederla più.

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