Che cos’è una messa cattolica?

La messa è l’atto di culto centrale nella vita di un cattolico. Andare a Messa significa passare del tempo con Dio, ma anche ricevere le sue grazie (forza interiore per vivere la vita cristiana). Il nome ‘Messa’ deriva dalla benedizione finale detta dal sacerdote in latino ‘Ite missa es’ che significa “mandare fuori” come Gesù Cristo mandò i suoi discepoli fuori nel mondo per portare loro il suo insegnamento.

La Messa ha quattro parti fondamentali o ‘riti’.

L’inizio è chiamato ‘Rito Introduttivo’. All’inizio, il prete entra, accompagnato dai chierichetti (di solito ragazzi e ragazze che aiutano il prete portando cose, dandogli cose). Spesso la congregazione (tutti quelli che sono lì) cantano un inno. Una volta che il sacerdote raggiunge il santuario (la parte della chiesa dove si trova la mensa dell’altare) inizia la messa dicendo il segno della croce: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen”. Questa breve preghiera significa che tutti si ricordano che sono battezzati nel Dio unico in tre persone, e così si mettono sotto la sua protezione. Poi alla congregazione vengono dati alcuni momenti per riflettere sulle cose che hanno fatto o non fatto che hanno ferito altre persone, e sono invitati a pentirsi, o a chiedere scusa a Dio. Questo perché non essere dispiaciuti per i peccati (quando abbiamo ferito altre persone o disobbedito a Dio) può essere una barriera per ricevere le grazie che Dio vuole darci.

La seconda parte della Messa è chiamata “Liturgia della Parola”. Liturgia è una parola antica, che proviene dagli antichi greci e significa ‘lavoro ufficiale’, quindi la Messa fa parte della preghiera ufficiale della Chiesa. Nella liturgia della Parola, tutti ascoltano le letture dalla Bibbia; prima, una storia dall’Antico Testamento che è completata da ciò che Gesù Cristo ha fatto, per esempio la storia degli israeliti che sono stati nutriti con la manna nel deserto (Esodo capitolo 16), è completata quando Gesù Cristo ha detto ‘Io sono il pane della vita’ (Giovanni capitolo 6). Poi si prega o si canta un salmo sullo stesso tema. La seconda lettura è di solito una lettera di San Paolo e poi tutti si alzano in piedi per ascoltare una lettura dal Vangelo, la storia di Gesù. Questa lettura mostrerà come l’Antico Testamento è completato da Gesù. Dopo le letture tutti si siedono e ascoltano l’omelia, o sermone predicato dal sacerdote. Per completare questa parte della Messa, la domenica, tutti recitano il Credo, che è la dichiarazione di fede in Dio, e poi ogni parrocchia ha il proprio insieme di ‘intercessioni’, cioè un insieme di preghiere per questioni e persone locali.

La terza parte della Messa è chiamata liturgia dell’Eucaristia. ‘Eucaristia’ significa rendere grazie, quindi inizia con l”offertorio’ quando offriamo noi stessi a Dio. Questo è simboleggiato dal prendere il pane e il vino che diventeranno il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, e dalla colletta. Durante la preghiera eucaristica tutti si inginocchiano per adorare Gesù Cristo che diventa presente sotto l’aspetto del pane e del vino quando il sacerdote dice la “consacrazione”. Il cambiamento non è ‘fatto’ dal sacerdote, ma da Cristo, e sebbene visibile, nulla sembra essere cambiato, il cambiamento è di sostanza, di ciò che è. Coloro che sono in grado di ricevere la ‘Santa Comunione’ si preparano a ricevere, o in un solo tipo (solo l’ostia, il Corpo) o in due tipi (anche il calice). Coloro che non possono ricevere la Santa Comunione, o perché non sono cattolici, o perché come cattolici hanno disobbedito ad una grave legge della Chiesa e non si sono riconciliati con la Chiesa, sono invitati a farsi avanti e ricevere una benedizione, che può essere chiamata una comunione spirituale.

La parte finale della Messa, il rito conclusivo è abbastanza breve – dopo un po’ di tempo per riflettere sull’Eucaristia (Santa Comunione) tutti si alzano e il prete dice un’ultima breve preghiera, chiedendo a Dio di aiutarci ad usare le grazie che abbiamo ricevuto nella Messa per aiutarci nella nostra vita quotidiana. Poi benedice tutti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, così ce ne andiamo tutti sapendo di aver adorato il Dio Trino, e rafforzati da lui per vivere la nostra vita nel mondo. Alle parole finali del sacerdote, ‘La Messa è finita. Andate nella pace di Cristo, per amare e servire il Signore” la congregazione risponde “Grazie a Dio”.

Molto è stato scritto sul mistero centrale dell’Eucaristia e San Cirillo di Gerusalemme, scrivendo alla fine del quarto secolo, disse: “Non guardate il pane e il vino come qualcosa di ordinario, perché, secondo le parole stesse del Signore, essi sono il suo Corpo e il suo Sangue. Anche se la percezione vi suggerisce questo, lasciate che la fede vi dia la certezza. Non giudicare la questione dal gusto! Siate fermamente convinti dalla fede che siete diventati degni del Corpo e del Sangue di Cristo” (Catechesi Mistagogiche 4, 6).

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