Arbitrarietà

Le azioni arbitrarie sono strettamente legate alla teleologia, lo studio dello scopo. Le azioni che non hanno un telos, uno scopo, sono necessariamente arbitrarie. Senza un fine da misurare, non ci può essere uno standard applicato alle scelte, quindi tutte le decisioni sono uguali. Si noti che i metodi arbitrari o casuali nel senso standard di arbitrario possono non qualificarsi come scelte arbitrarie dal punto di vista filosofico se sono state fatte in vista di uno scopo più grande (come gli esempi di cui sopra per stabilire la disciplina a scuola ed evitare il sovraffollamento nelle stazioni di servizio).

Il nichilismo è la filosofia che crede che non ci sia uno scopo nell’universo, e che ogni scelta sia arbitraria. Secondo il nichilismo, l’universo non contiene alcun valore ed è essenzialmente privo di significato. Poiché l’universo e tutti i suoi componenti non contengono alcun obiettivo superiore da cui trarre dei sotto-obiettivi, tutti gli aspetti della vita e delle esperienze umane sono completamente arbitrari. Non c’è una decisione, un pensiero o una pratica giusta o sbagliata e qualsiasi scelta un essere umano faccia è altrettanto insignificante e vuota come qualsiasi altra scelta che lui o lei avrebbe potuto fare.

Molte marche di teismo, la credenza in una o più divinità, credono che tutto abbia uno scopo e che nulla sia arbitrario. In queste filosofie, Dio ha creato l’universo per una ragione, e ogni evento deriva da questo. Anche gli eventi apparentemente casuali non possono sfuggire alla mano e allo scopo di Dio. Questo è in qualche modo collegato all’argomento del disegno – l’argomento dell’esistenza di Dio perché si può trovare uno scopo nell’universo.

L’arbitrarietà è anche collegata all’etica, la filosofia del processo decisionale. Anche se una persona ha un obiettivo, può scegliere di tentare di raggiungerlo in modi che possono essere considerati arbitrari. Il razionalismo sostiene che la conoscenza avviene attraverso il calcolo e la deduzione intellettuale; molti razionalisti (anche se non tutti) applicano questo anche all’etica. Tutte le decisioni dovrebbero essere prese attraverso la ragione e la logica, non attraverso il capriccio o come uno “sente” cosa è giusto. La casualità può essere occasionalmente accettabile come parte di un compito secondario nel perseguimento di un obiettivo più grande, ma non in generale.

Nella semiotica, la teoria generale dei segni, dei sistemi di segni e dei processi segnici, Saussure ha introdotto la nozione di arbitrarietà secondo la quale non esiste una connessione necessaria tra il segno materiale (o significante) e l’entità cui si riferisce o che denota come significato (o significato) come concetto mentale o oggetto reale.

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