L’Ambasciata Americana a Nuova Delhi è un esempio di collaborazione indiano-americana nel design e nell’artigianato, simbolo della lunga amicizia tra India e Stati Uniti.
Nella progettazione del complesso dell’ambasciata, l’architetto Edward D. Stone, progettista anche del Kennedy Center for the Performing Arts di Washington, D.C., ha cercato di catturare il meglio dell’architettura sud asiatica e di fonderla con i moderni concetti occidentali. L’architetto Frank Lloyd Wright lo definì uno dei più begli edifici degli ultimi cento anni.
La pianificazione del complesso dell’ambasciata iniziò nei primi anni ’50 con l’assegnazione di un sito di 28 acri nella zona di Chanakyapuri (Enclave diplomatica) di Nuova Delhi. Il complesso dell’ambasciata comprende la cancelleria, la Roosevelt House (residenza ufficiale dell’ambasciatore degli Stati Uniti), spazi per uffici e alloggi.
Il 1° settembre 1956, il capo della giustizia degli Stati Uniti, Earl Warren, pose la prima pietra ed espresse la speranza che la struttura sarebbe diventata “un tempio di pace”.
L’edificio fu formalmente aperto il 5 gennaio 1959 alla presenza del primo ministro Jawaharlal Nehru e altri ospiti illustri. Alla cerimonia di apertura l’ambasciatore Ellsworth Bunker disse: “Per me questo edificio è il simbolo di ciò che può essere raggiunto attraverso la cooperazione dei nostri due paesi. Dall’inizio alla fine è stata una joint venture.”